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"Nel nome di Cristo, amen. Ad onore, lode e gloria di Dio onnipotente, della gloriosa sempre vergine Maria sua madre, di tutta la corte celeste e di san Marco evangelista... a privilegio e sostegno di tutti i cittadini ed abitanti del Cadore, questi sono gli statuti ed ordinamenti della Comunità e degli uomini della terra di Cadore, composti e compilati ad opera dei nobili e sapienti signori: Rinaldo de Rinaldi di Treviso, giudice e giusperito in entrambe le leggi, vicario di Cadore; Ainardo da Valle; Ainardo da Vigo; Cadorino detto Massario da Venas; Paesio da Pelòs, officiale di Cadore; Giovanni de Nicola da Domegge;
Girardo Chiesura da Auronzo; Bertoluccio detto Brinaldo d'Avara di Comelico; Odorico di Casabalato da Comelico inferiore; Biaquino, officiale di Pieve; Nicolò, officiale di Pieve; Domenico, officiale di San Vito; Giovanni da Chiave, officiale d'Ampezzo, eletti dalla Comunità e dagli uomini della terra di Cadore e di Caprile per portare a termine l'opera suddetta, per autorità e facoltà commessa loro dal General Consiglio del suddetto territorio, sotto la reggenza del nobile signor Riccardo di Pieve, onorevole podestà di Cadore, nell'anno milletrecentotrentotto dalla nascita di Cristo, indizione sesta".